Responsabilità dei magistrati.
Il Senato della Repubblica ha approvato oggi, con 150 voti favorevoli, 51 contrari e 26 astenuti, il ddl sulla responsabilità civile dei magistrati, che passa ora alla Camera per l'approvazione dei deputati.
Il ddl interviene sulla legge Vassalli del 1988, in modo da rendere effettiva la disciplina della responsabilità civile dello Stato e dei Magistrati, come più volte richiesto dall'Unione Europea. Rimane comunque immutato il meccanismo della responsabilità indiretta: perciò, chi vuole far valere le proprie ragioni dovrà rivolgersi allo Stato, il quale a sua volta dovrà rivalersi sul magistrato.
Filtro eliminato. Una novità importante, emersa con il nuovo ddl, riguarda l'ampliamento della possibilità di ricorso, mediante l'eliminazione del filtro di ammissibilità della domanda risarcitoria.
La responsabilità del magistrato. Il testo definisce la «colpa grave» del magistrato come la violazione manifesta della legge nonché del diritto europeo (compresa la mancata osservanza dell'obbligo di rinvio pregiudiziale ai sensi del Trattato sul funzionamento della UE, nonché del contrasto dell'atto o del provvedimento con l'interpretazione espressa dalla Corte di giustizia europea), il travisamento del fatto o delle prove, l'affermazione o la negazione di un fatto in contrasto con quanto risulta dagli atti del procedimento, l'emissione di un provvedimento cautelare personale o reale al di fuori dei casi consentiti dalla legge o senza dare una motivazione.
Nei due anni successivi al risarcimento, il Presidente del Consiglio deve esercitare l'azione di rivalsa nei confronti del magistrato nei casi di colpa grave, dolo o negligenza inescusabile (anche per responsabilità contabile). Invece, i giudici popolari rispondono solo per dolo.
La misura della rivalsa può arrivare ad una somma pari alla metà di un'annualità dello stipendio, al netto delle trattenute fiscali, percepito dal magistrato al tempo in cui l'azione di risarcimento è stata proposta.
Le prime reazioni. Soddisfatto il Viceministro della Giustizia Enrico Costa, secondo cui il voto di oggi rappresenta «un voto di portata storica, che segna un significativo passo avanti verso il superamento dell'inefficace Legge Vassalli. In un quarto di secolo, le condanne si contano sulle dita di una mano e i cittadini danneggiati rinunciano a chiedere i risarcimenti, prevedendo di infrangersi contro il muro del filtro, proprio quel filtro di ammissibilità che il testo approvato oggi opportunamente cancella».
Il Viceministro si augura ora che il provvedimento passi rapidamente all'esame della Camera per l'approvazione. Un voto che potrebbe risultare non semplice, però: il Movimento 5 Stelle ha votato a favore del ddl, ma il senatore Michele Giarrusso ha già affermato che a Montecitorio il gruppo parlamentare dei M5S presenterà degli emendamenti per migliorare il testo.
21-11-2014 09:31
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