La Corte Europea sul caso di Valentino Saba picchiato dagli agenti di Polizia penitenziaria. Il trattamento fu inumano e degradante, ma non tortura.
Violenza brutale. Aprile 2000: in seguito ad una protesta pacifica nel carcere di Sassari, venne organizzato uno sfollamento generale dei detenuti da trasferire in altri istituti. In quell'occasione, numerosi carcerati vennero picchiati dagli agenti penitenziari. In seguito ad una denuncia, scattò il procedimento penale a loro carico, con la condanna in entrambi i gradi di merito. Tuttavia, in Cassazione, arrivò il ribaltone: assoluzione per molti degli imputati perché il reato, nel frattempo, si era prescritto. Valentino Saba, una delle vittime, che si era costituito parte civile nel processo, si rivolse quindi alla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo, chiedendo un risarcimento per i danni morali subiti.
Oggi, 1° luglio 2014, è arrivata la condanna da parte della Corte nei confronti dell'Italia, che dovrà versare a Valentino Saba 15.000 euro (a fronte di una richiesta di 100.000 euro da parte dell'uomo).
02-07-2014 17:09
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