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Sentenza

Azione generale di arricchimento....
Azione generale di arricchimento.
Azione generale di arricchimento (articolo 2041 c.c.) – Lavori di ristrutturazione di appartamento – Adempimento parziale del corrispettivo dovuto – Indennizzo – Determinazione (criteri) 
In tema di arricchimento senza causa l'indennizzo è determinato nella minor misura tra la diminuzione dell'entità patrimoniale subita e quella dell'arricchimento ricavato dalla persona nei cui confronti l'azione è stata proposta. Ai fini di tale apprezzamento è escluso il lucro cessante coincidente con il mancato guadagno che la parte avrebbe potuto trarre dall'instaurazione di una valida relazione contrattuale.
• Cassazione civile, sezione II, sentenza del 13 settembre 2016, n. 17957 
Azione generale di arricchimento (articolo 2041 c.c.) – Prestazioni erogate in favore di azienda sanitaria – Regressioni tariffarie per prestazioni erogate oltre il budget previsto per settore di attività – Ingiustificato arricchimento - Esclusione 
L'azione di ingiustificato arricchimento ha come presupposto imprescindibile l'arricchimento illecito di un soggetto a danno di un altro senza una giusta causa. Ne consegue che l'azione non può essere esperita nel caso in cui l'arricchimento sia la conseguenza di un contratto o di un rapporto compiutamente regolato (nel caso di specie la Cassazione ha ritenuto, con parere difforme rispetto al giudice dell'Appello, che non rappresenta un ingiustificato arricchimento da parte della ASL la differenza di prezzo tra le prestazioni erogate dal Laboratorio di analisi in favore del Sistema Sanitario Nazionale e la regressione tariffaria convenzionalmente pattuita per le prestazioni erogate oltre il budget previsto per ogni settore di attività. La Corte ha anche escluso che le successive economie realizzate dall'azienda sanitaria facessero sorgere a suo carico un obbligo di redistribuire ciò che era stato risparmiato.) 
• Cassazione civile, sezione III, sentenza del 22 luglio 2016, n. 15125 
Azione generale di arricchimento (articolo 2041 c.c.) – Prestazione professionale in favore della P.A. – Assenza di contratto di appalto – Uguale applicazione dell'articolo 2041 c.c. nei confronti di soggetto privato e di ente pubblico - Onere della prova circa il fatto oggettivo dell'arricchimento. 
La regola generale dettata dall'articolo 2041 c.c., che non ammette ingiustificati arricchimenti né spostamenti patrimoniali ingiustificabili, trova applicazione paritaria nei confronti del soggetto privato come dell'ente pubblico, con la conseguenza che il riconoscimento dell'utilità da parte dell'arricchito non costituisce requisito speciale di ammissibilità dell'azione proposta nei confronti della P.A. Il depauperato che agisce ex articolo 2041 c.c. nei confronti della P.A. ha solo l'onere di provare il fatto oggettivo dell'arricchimento, senza che l'amministrazione possa limitarsi ad opporre (come nel caso esaminato dalla sentenza) il mancato riconoscimento dello stesso, potendo, piuttosto, eccepire e provare che l'arricchimento non fu voluto o non fu consapevole.
• Cassazione civile, sezione VI, sentenza del 9 giugno 2016, n. 11884 
Azione generale di arricchimento (articolo 2041 c.c.) – Prestazione professionale nei confronti del comune - Insussistenza di valido rapporto contrattuale ex articolo 23, D.L. n. 66 del 1989 – Improponibilità dell'azione di indebito arricchimento nei confronti del comune – Responsabilità dell'amministrazione e del funzionario che hanno consentito la prestazione – Carattere di sussidiarietà dell'azione (articolo 2042 c.c.) - Esclusione 
L'azione di arricchimento senza causa non può essere esperita nei confronti del comune nei casi in cui la prestazione sia stata effettuata in violazione dell'articolo 23 del D.L. n. 66 del 1989, cioè in assenza di un valido rapporto contrattuale e in mancanza di forma scritta ad substantiam. La prestazione, nel caso di specie, è reclamabile con azione diversa nei confronti dell'amministrazione o del funzionario (i quali subentrano ope legis nella posizione debitoria) che abbia consentito la stessa senza una valida e impegnativa obbligazione dell'ente locale con conseguente inammissibilità dell'azione di indebito arricchimento nei confronti del comune in quanto priva del suo carattere sussidiario. (articolo 2042 c.c.).
• Cassazione civile, sezione I, sentenza del 20 aprile 2016, n. 7955
Avv. Antonino Sugamele

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