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Sentenza

Giudici di pace scioperano dal 6 all’11 giugno 2016....
Giudici di pace scioperano dal 6 all’11 giugno 2016.
Proclamazione sciopero nazionale gdp. Dinanzi al comportamento lesivo ed omissivo del Ministro della Giustizia e del Governo la categoria dei giudici di pace, si legge nella lettera di proclamazione dello sciopero diffusa nella giornata del 24 maggio, è costretta a «ricorrere a reiterate e prolungate astensioni per rivendicare l'adeguamento della condizione dei giudici di pace ad elementari e fondamentali principi di diritto costituzionale, comunitario ed internazionale, preordinati a garantire l'indipendenza, imparzialità e professionalità dei giudici e finalizzati ad assicurare ai cittadini l'effettività della tutela giurisdizionale dei loro inviolabili diritti».

Violazione di diritti e garanzie. Oltre allo sciopero, indetto nelle giornate tra il 6 e l'11 giugno 2016, l'Unione Nazionale Giudici di Pace e l'Associazione Nazionale dei Giudici di Pace proclamano, altresì, la «prosecuzione delle azioni di protesta nel caso in cui Governo e Ministero della Giustizia non modifichino radicalmente l'attuale posizione lesiva non solo dei diritti fondamentali dei giudici di pace, ma anche delle garanzie approntate dalla Costituzione a tutela dei cittadini e delle imprese che accedono al servizio Giustizia».
In particolare, i giudici di pace chiedono «il rispetto della Costituzione, nonchè delle raccomandazioni e decisioni delle più alte Istituzioni Internazionali, alla luce delle quali la Giustizia, in qualsiasi grado e da chiunque espletata, esige, al fine di garantire l'imparzialità e professionalità del giudice, a tutela dei cittadini che vi accedono, il riconoscimento a tutti magistrati dei diritti fondamentali della continuità del servizio sino all'età pensionabile, di un trattamento economico adeguato, delle tutele previdenziali ed assistenziali, delle garanzie ordinamentali di autonomia degli uffici e di indipendenza del giudice». Infatti, proseguono le organizzazioni, la l. n. 57/2016 di “delega al Governo per la riforma organica della magistratura onoraria ed altre disposizioni sui giudici di pace”, risulta alquanto lesiva dei diritti dei giudici di pace e dei principi di indipendenza del giudice e di autonomia degli uffici.

Geografia giudiziaria. A tutto ciò si aggiunga che, «nelle more da parte del Ministro della Giustizia Orlando di attuazione dell'articolo 2, comma 1-bis, d.l. n. 192/2014, malgrado il termine per la rideterminazione della geografia giudiziaria degli uffici del Giudice di Pace sia stato prorogato sino al 31 maggio 2016, centinaia di Comuni, molti in consorzio fra loro, sono ancora in attesa di avere il nulla osta definitivo per la riapertura di numerose sedi soppresse del Giudice di Pace, con relativa lesione dei diritti dei cittadini interessati».
Avv. Antonino Sugamele

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