Sentenza

Se il datore di lavoro non adotta le precauzioni a tutela della integrità fisica dei dipendenti questi possono astenersi dal porre in essere l'attività lavorativa richiesta.

Cass. civ., Sez. lavoro, 22 gennaio 2013, n. 1478

Qualora il datore di lavoro non adotti, in base a quanto previsto dall'art. 2087 c.c., tutte le misure e precauzioni necessarie a tutelare l'integrità fisica e le condizioni di salute dei propri dipendenti, sì da rendersi inadempiente ad un obbligo contrattuale, i dipendenti, oltre al risarcimento dei danni, hanno, in linea di massima, il diritto di astenersi dalle specifiche prestazioni la cui esecuzione possa arrecare pregiudizio alla propria salute. 
La responsabilità ex art. 2087 c.c., pur non configurando un'ipotesi di responsabilità oggettiva, non è circoscritta alla violazione di regole di esperienza o di regole tecniche preesistenti e collaudate, dovendo essa ritenersi finalizzata a sanzionare l'omessa predisposizione da parte del datore di lavoro di tutte le misure e cautele idonee a preservare l'integrità psico-fisica e la salute del lavoratore sul luogo di lavoro. Ciò deve essere realizzato tenendo conto della concreta realtà aziendale e della maggiore o minore possibilità del datore di lavoro di venire a conoscenza e di indagare sull'esistenza di fattori di rischio in un determinato momento storico.