Salvi i contratti in nero: legge 80/14. Triplo rendita catastale.
Con l'approvazione della legge n. 80/2014, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 27 maggio scorso, il Parlamento ha definitivamente approvato la legge di conversione, con modificazioni, del decreto-legge n. 47/2014, contenente misure urgenti per l'emergenza abitativa, per il mercato delle costruzioni e per Expo 2015. Proprio in questa sede ha previsto una disciplina specifica per una situazione - assai paradossale, invero - che si era verificata nell'ambito del fenomeno delle “locazioni in nero”.
La legge di conversione introduce una disposizione significativamente intitolata alla «salvaguardia degli effetti di disposizioni in materia di contratti di locazione» prevedendo che «sono fatti salvi, fino alla data del 31 dicembre 2015, gli effetti prodottisi e i rapporti giuridici sorti sulla base dei contratti di locazione registrati ai sensi dell'articolo 3, commi 8 e 9, del decreto legislativo 14 marzo 2011, n. 23».
A prima lettura, quindi, almeno fino alla data del 31 dicembre 2015 la durata del contratto e il canone di locazione sarà quello previsto dal testo del decreto legislativo in materia di federalismo fiscale (Regime di favore per l'inquilino perché i commi 8 e 9 dell'art. 3 d.lgs. n. 23/2011 (c.d. federalismo fiscale) aveva previsto che chi avesse chiesto la registrazione dei contratti “in nero” avrebbe visto il proprio contratto di locazione costituito ex lege per la durata di quattro anni rinnovabili (4+4) con condizioni economiche di deciso favore: il canone annuo sarebbe stato fissato nel triplo della rendita catastale dell'immobile).
04-06-2014 19:59
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