Per costituire una start up innovativa non è obbligatoria la presenza del notaio, ma l'84% dei cittadini preferisce affidarsi al professionista.
Anche se la presenza del notaio non è più obbligatoria, l'84% dei cittadini che devono costituire una start up innovativa la sceglie e solo l'11% si rivolge alle Camere di commercio. Il dato, relativo al periodo 20 luglio-30 settembre 2016, è fornito dal presidente del Consiglio nazionale del notariato, Salvatore Lombardo, in apertura dei 51° congresso dei notai ieri a Verona. Nella relazione di Lombardo, le luci e le ombre di una professione che sta cambiando, ma che non fa eccezione nel pagare dazio alla crisi, facendo registrare una flessione del 37% nel numero di atti lavorati dal 2007 al 2005: un numero che passa dai 5.735.421 a 3.605.033 .
il 34% dei notai sono in servizio da cinque anni e cresce il numero delle donne, che raggiunge quota 1.617 su un totale di 4.819 professionisti con un aumento con un trend costante di crescita del 3% circa ogni anno. Lombardo sfata anche il mito della professione chiusa: è di quest'anno il numero record di posti a concorso: nel 2016 saranno infatti 500 i posti banditi, che, uniti ai 300 del 2014 andranno quasi del tutto a coprire le 1385 sedi da assegnare. Sul punto, Lombardo sottolinea il calo di vocazioni, come dimostra il minor numero di praticanti.
29-10-2016 11:33
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