Ricettazione e commercio di prodotti con segni falsi.
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 16 settembre 2016 n. 38664
Il reato di commercio di prodotti con segni falsi (articolo 474 c.p.) tutela la fede pubblica intesa come affidamento della collettività nei marchi e segni distintivi e quindi l'interesse non solo dello specifico consumatore occasionale, ma della generalità dei possibili destinatari dei prodotti. Per la configurazione del suddetto reato, afferma la Suprema Corte, è sufficiente e necessaria l'idoneità della falsificazione a ingenerare confusione, a nulla rilevando che il marchio, se notorio, risulti o meno registrato.
09-11-2016 15:17
Richiedi una Consulenza