il messaggio WhatsApp recante ricognizione di debito è idoneo a costituire idonea prova scritta per la concessione del decreto ingiuntivo.-
Messaggio WhatsApp quale idonea prova scritta del credito ex art. 633 c.p.c.
Il messaggio WhatsApp, così come l'SMS, che del primo può essere considerato una sorta di antenato tecnologico, può essere annoverato tra le prove documentali conosciute dal nostro ordinamento tramite una sua qualificazione nei termini di riproduzione informatica, la quale, ai sensi dell'art. 2712 c.c., forma piena prova dei fatti e delle cose rappresentate, se colui contro il quale viene prodotta non ne disconosce la conformità ai fatti o alle cose medesime.
Sul punto, la giurisprudenza di legittimità ha infatti affermato che "lo short message service (SMS) contiene la rappresentazione di atti, fatti o dati giuridicamente rilevanti ed è riconducibile nell'ambito dell'art. 2712 c.c., con la conseguenza che forma piena prova dei fatti e delle cose rappresentate se colui contro il quale viene prodotto non ne contesti la conformità ai fatti o alle cose medesime" (Cass. 21 febbraio 2019, n. 5141; conf., Cass. 17 luglio 2019, n. 19155).
Identici principi sono stati affermati riguardo a un altro atto che può essere assimilato a quelli in esame, ossia l'e-mail: "il messaggio di posta elettronica (c.d. e-mail) costituisce un documento elettronico che contiene la rappresentazione informatica di atti, fatti o dati giuridicamente rilevanti che, seppure privo di firma, rientra tra le riproduzioni informatiche e le rappresentazioni meccaniche di cui all'art. 2712 c.c." (Cass. 14 maggio 2018, n. 11606).
L'SMS, integrante prova documentale ai sensi dell'art. 2712 c.c., è stato ritenuto idonea prova scritta ai fini della concessione del decreto ingiuntivo, ai sensi dell'art. 633 c.p.c., laddove recante la ricognizione del debito effettuata dal debitore in favore del creditore e quindi rispondente ai requisiti richiesti dall'art. 634 c.p.c.
In tal senso, si può ricordare la pronuncia di Trib. Genova, 24 novembre 2016 che, sulla base dell'allegazione delle trascrizioni di SMS aventi siffatte caratteristiche, ha appunto accolto il ricorso per ingiunzione proposto.
25-09-2021 15:24
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