Lo screenshot dei "whatsapp" costituisce prova scritta per la provvigione del mediatore.
Tribunale di Milano, sentenza 10 agosto 2021 n. 6935
L'accordo raggiunto tramite scambio di messaggi whatsapp tra le parti, documentato mediante il relativo screenshot prodotto in causa, laddove la parte interessata non ne abbia disconosciuto né la provenienza né il contenuto, costituisce prova scritta dell'accordo raggiunto dalle parti in merito alle condizioni, al cui verificarsi sarebbe sorto il diritto al compenso del mediatore ed alla misura delle provvigioni medesime.
28-12-2021 17:05
Richiedi una Consulenza